La fioritura primaverile all’orlo Botanico di Ferrara

Orto Botanico Ferrara: un’oasi vicino a Palazzo Diamanti

L’ Orto Botanico a Ferrara si trova a due passi da Palazzo Diamanti, uno dei luoghi più iconici della città, ma chi l’avrebbe mai detto?

Un paradiso verde dove passeggiare tra piante e fiori ricercati, a volte rari, e dove ricaricare le batterie per continuare la visita alla città estense!

Leggi fino alla fine se vuoi vedere immagini dell’Orto Botanico in versione yarnbombing!!!

ORTI BOTANICI IN ITALIA

Particolare di una foglia di una piante
Particolare


Gli Orti Botanici e i Giardini Storici sono da considerarsi a tutti gli effetti dei musei all’aria aperta.

Essi hanno infatti la funzione di conservazione della flora, di divulgazione e progetti di educazione ambientale ma hanno anche sezioni in cui si svolge attività di ricerca.


Attualmente gli Orti Botanici e i Giardini Storici sono 76 in Italia: 31 sono gestiti dalle Università mentre 45 sono sotto la guida di enti, regioni o comuni.

Se sei un amante di giardini e ville, ti consiglio questo articolo sui giardini del Lago di Garda


Ognuno di questi luoghi è possibile vedere e godere della bellezza sia di piante e fiori locali sia specie che non si possono vedere crescere nei loro luoghi d’origine.

Questo è l’elenco degli Orti Botanici e dei Giardini Storici in Italia divisi per regione: penso proprio che troverai qualcosa vicino a te che valga la pena visitare!

IL SIG. MOLINARI, IL GUARDIANO

Una pianta insettivora nella serra
Una pianta insettivora

Chi mi conosce lo sa ma non tendo a nascondermi dietro un dito! Dire che ho un pollice nero verso è un eufemismo!

Ciò non toglie che amo davvero alberi, piante e fiori di ogni genere e non posso che provare una grande ammirazione per chi invece è in grado di prendersene cura per anni e anni.


Ho avuto il grandissimo onore di poter visitare l’Orto Botanico con la guida del sig. Fausto che da 40 anni è il capo giardiniere dell’Orto.

Ciò che mi ha impressionato è che il sig. Fausto si ricorda esattamente da dove vengano certe piante, da chi siano arrivate, che le ha regalate, chi ha chiesto o dato consigli per corale meglio.


Mi ha commosso quando davanti ad una pianta mi ha guardato e mi ha detto che da quando lavora li l’ha vista fiorire una sola volta!

Lo si che il mio luogo del cuore a Ferrara è green? Se ti va di scoprire un luogo meno noto di Ferrara, leggi questo articolo.

UN PO’ DI STORIA

Un fiore fucsia: una macchia di colore nel verde della serra
Macchia fucsia nel verde della serra, orchidea.

Quello di Ferrara è uno dei più antichi orti botanici d’Italia assieme a quello di Padova. Si hanno prove della sua esistenza già nel 1392.

Gli Estensi incentivarono all’interno dell’ateneo ferrarese lo studio della botanica e materie affini.

La famiglia degli Estensi ha veramente rivoluzionato Ferrara, facendola diventare uno splendido esempio di città rinascimentale, ecco qual è il mio luogo del cuore di Ferrara!


L’Orto venne ufficialmente fondato nel 1771 ma inizialmente la sua sede era in via Paradiso ed in origine si chiamava L’Orto dei Semplici, perché vi venivano coltivate erbe curative.

Dal 1963 invece l’Orto è arrivato nella sua sede attuale che è nel Palazzo Turchi di Bagno in via Ercole I^ d’Este 32, proprio di fronte a Palazzo Diamanti.

COME SI COMPONE l’orto botanico

Scorcio della serra di piante tropicali
Orto Botanico Ferrara, la serra

L’orto è diviso tra l’erbario e l’orto botanico. L’Erbario è un luogo in cui sono raccolti e catalogati i semi di circa 20000 piante locali e non, il più vecchio del quale risale al 1787.

I semi, che vengono raccolti anno per anno, subiscono un trattamento col freddo e conservati in armadi ermetici in modo che non possano venire a contatto con pollini o insetti.

I semi conservati vengono scambiati tra Orti botanici per mostre ma anche per arricchire altri erbari di altri orti botanici.

ECCO COSA NON PERDERSI

L’ Orto Botanico è diviso in 4 sezioni: piante esotiche, giardini a tema, sistematica, piante utili.

Per il mio personalissimo parere le serre con le piante esotiche e le piante insettivore sono imperdibili.

Purtroppo quando sono andata io le orchidee non erano in fiore ma l’Orto ha una collezione di 2000 diversi tipi di piante di orchidee.


Per ogni tipo se ne contano 2/3 esemplari, tornerò quando potrò vederne qualcuna in fiore, promesso!


Non tralascerei però nemmeno le piante ad uso culinario, non avevo mai visto una pianta di caffè, né del cacao ad esempio.

IL FRANCOBOLLO

Il Francobollo dell'Orto Botanico di Ferrara, in occasione del 250° anno di fondazione
L’acquerello di Emanuele Benini, selezionato era diventare il Francobollo dell’Orto Botanico.


L’Orto Botanico è molto attivo nell’organizzare attività per ogni ordine e scuola della città e provincia, e questa la trovo una grandissima risorsa per tutti.

In occasione nel 250° anniversario l’Orto ha indetto un concorso per la progettazione del francobollo commemorativo.

La mia scuola, il Liceo Artistico “Dosso Dossi” ha partecipato al concorso che appartiene alla Serie “Il Patrimonio Naturale e Paesaggistico” ed è stato un successo!


Il disegno scelto è un acquerello di Emanuele Benini, mio studente dello scorso anno, complimenti anche alla Prof.ssa Elena Idone!

Che onore essere stati premiati direttamente dalle mani del Ministro dell’Istruzione Bianchi.

YARN BOMBING all’ ORTO BOTANICO DI FERRARA: cos’e’?

Un campo di papaveri con la tecnica dello Yarn Bombing all'Orto Botanico di Ferrara
Un campo di papaveri con lo Yarn Bombing all’Orto Botanico di Ferrara

Yarn Bombing è conosciuto in italiano come “graffiti a maglia” o come “bombardamento di filati” con i quali vengono rivestiti oggetti di arredo urbano, monumenti o piante.


Per la prima volta è stata organizzata una installazione artistica collettiva qui a Ferrara.

Yarn Bombing: una tecnica di graffitismo con uncinetto, con cui si rivestono monumenti, arredo urbano e piante
Yarn Bombing all’Orto Botanico fino al 11 Marzo


A me è piaciuto moltissimo! Le opere sono concettuali e tutte sono accompagnate da una spiegazione oltre al nome della persona o dell’organizzazione che l’ha fatto.


Tra i temi trattati ci sono la parità di genere e sociale, la lotta al cambiamento climatico, la disabilità, il rispetto per l’ambiente e il sostegno alla comunità LBGTQIA+.

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