Tirana non è ancora una capitale mainstream ma l’ho amata moltissimo. I musei da vedere a Tirana sono una delle ragioni per andarci.
Alcuni dei musei da vedere a Tirana si trovano in luoghi dove la storia recente della capitale albanese ancora “urla”.
Mi chiamo Chiara e credo tu sappia che adoro scoprire luoghi meno noti e avvicinarmi ad essi anche attraverso la storia recente e la letteratura, mi segui già su Instagram per rimanere aggiornata?
La capitale albanese, sia da un punto di vista storico sia da un punto di vista letterario, è stata una scoperta continua, mi ha regalato un’immersione in una cultura resistente e radicata nonostante un ‘900 travagliassimo.
Scopri cosa vedere a Tirana in questo articolo!
Io adoro “viaggiare con una colonna di parole stampate” dico sempre, il viaggio in Albania è stato accompagnato dalle parole di uno scrittore, la cui casa è assolutamente da visitare.
Leggi fino in fondo per scoprire chi è.
COME SI VIVE A TIRANA
La capitale dell’Albania conta un milione di abitanti ma non me ne sono accorta, è una città ordinata e non troppo caotica anche se vivace.
E’ anche una città tranquilla che consiglio a chi vuole iniziare a viaggiare da sola, per me Tirana ha rappresentato il battesimo dell’ “io viaggio da sola”.
La vita in questa città è ancora molto economica: una colazione con caffè e toast ad 1,50€, cena al ristorante con una portata, un contorno, acqua e una birra a circa 10€.
Le visite ai musei variano dai 2 ai 5€, la corsa in autobus in città costa 0,40€.
E’ stato però sconvolgente scoprire che gli stipendi medi si aggirano attorno ai 250/300€.
COSA VEDERE A TIRANA
Premetto subito che a luglio 2022 non sono riuscita a visitare il Museo Nazionale di Storia, la galleria Nazionale d’Arte e la Piramide di Tirana perché al momento sono in restauro.
Ma ci sono molti altri musei a Tirana, partiamo?
LA CASA DELLE FOGLIE: IL MUSEO DELLA MEMORIA COLLETTIVA
Uno dei motivi che mi ha attratto di Tirana è la storia della Casa delle Foglie.
Ne ho sentito parlare dal gruppo Spazi Indecisi che proprio qui ha partecipato ad una mostra fotografica sul destino dei luoghi delle ex dittature.
Se ami i luoghi abbandonati devi assolutamente conoscere il progetto di Spazi Indecisi: un gruppo di ragazzi di Forlì che ha un progetto interessantissimo sui luoghi abbandonati della Romagna.
“La casa delle foglie” era la sede della Sigurimi, i servizi segreti albanesi al tempo della dittatura di Enver Hoxha.
Questa casa, oggi sembra minuscola rispetto ai giganti che le stanno costruendo tutt’attorno, era coperta di foglie e dentro vi si svolgevano attività di spionaggio e interrogatori.
Il museo raccoglie molto materiale originale, tra cui video e materiale tecnico tra cui macchine fotografiche, obiettivi, radio.
Guardando quelle piastrelle ed entrando in quelle stanze ho avuto la sensazione di camminare nella Storia ed entrare in un dolore grande.
Una Storia della quale ancora conosciamo poco.
E per me è stato come tornare al Museo della Stasi a Berlino Est e trovarmi di nuovo catapultata nello splendido film “Le vite degli altri”.
BUNK’ART 1: uno dei musei da vedere a tirana
I segni della dittatura di Enver Hoxha sono ancora ben visibili sul territorio albanese. Si contano infatti più di 250000 bunker.
Per tenere tutti in pugno, il dittatore sosteneva che non fosse in dubbio che prima o poi ci sarebbe stata una guerra nucleare, ma quando sarebbe successa.
E’ possibile anche vederli in città, sono ancora visitabili, alcuni sono stati trasformati in un ristorante, in una birreria.
Il Bunk’art 1 è assolutamente uno dei musei da vedere a Tirana. E’ un bunker gigantesco composto da più di 140 stanze, nelle quali viene ricostruita la storia dell’armata comunista in Albania.
E’ impressionante vedere la vastità di questi luoghi, che non furono mai utilizzati, per comprendere come la paura e il terrore fossero lo strumento principe per tenere le persone in scacco.
Bunk’Art 1 si trova leggermente fuori dal centro cittadino, ma è comodamente raggiungibile con il bus numero 11 blu direzione Porcelan che passa in piazza molto frequentemente in Rruga Ludovik Shllaku.
Il tragitto in autobus è già un viaggio di per sé perché uscendo dal centro vedrete una parte della città che ancora non è stata interessata dai restauri e dalle nuove costruzioni.
Assieme al museo io ho aggiunto una escursione al monte Dajti. Dal Bunk’Art 1 in soli 10 minuti di passeggiata si può raggiungere la teleferica per arrivare al “Balcone di Tirana”
BUNK’ART 2
Il Bunk’Art 2 si trova invece proprio dietro piazza Skanderbeg. Potere decidere di fare un biglietto cumulativo per 800 Lek (circa 7 euro), cosi avrete 72 ore per visitare il Bunk’Art 1 e il Bunk’Art 2.
In questo museo si racconta la storia della persecuzione comunista di quasi 100000 persone dal 1945 al 1991.
La cupola d’ingresso del Bunk’art 2 è impressionante: vi sono appese le fotografie di molte persone che si sono opposte al regime e che per questo hanno subito arresti, torture e hanno perso la vita.
Il Bunker è stato costruito come rifugio per i dipendenti del Ministero dell’Interno e fortunatamente anche questo non è mai stato utilizzato.
Questi tre musei mi hanno veramente aperto uno spaccato sulla storia dell’Albania. Incredibile come ancora sappiamo troppo poco di questa nazione nonostante si trovi solo dall’altra parte del mare Adriatico.
Adoro viaggiare per conoscere, per ampliare la mia cultura, per conoscere capitoli della nostra storia recente che conosco ancora troppo poco.
LA MOSCHEA ETHEM BEY
Ho scoperto proprio durante il mio viaggio a Tirana che l’Albania è stato il primo Stato a negare l’esistenza di dio. Di conseguenza, durante la dittatura tutti gli edifici religiosi sono stati distrutti.
La Moschea di Ethem Bey è stata risparmiata perché era considerata “Patrimonio culturale”.
Ho pensato molto a ciò, osservando questo luogo di culto in pieno centro della città, che si può visitare gratuitamente rispettando gli orari delle funzioni.
Era la prima volta che entravo in una moschea, sono grata di aver potuto ammirare la ricchezza dei suoi affreschi, assolutamente una cosa da vedere a Tirana anche per il grande valore simbolico.
LA CASA DELLO SCRITTORE ISMAIL KADARE
Chi mi conosce sa che adoro viaggiare nei posti che visito anche grazie ai libri e a scrittori o scrittrici che siano voce ed espressione di quel luoghi.
Ismail Kadare è nato nel 1936 e ha vissuto a Tirana fino al 1990 ed è uno degli scrittori albanesi più prolifici.
Sono partita per Tirana con alcuni libri suoi e la curiosità di vedere la sua casa era fortissima. Immaginati poi quando ho capito che l’appartamento che avevo prenotato si trovava esattamente due piani sopra al suo.
Ti consiglio assolutamente la visita. Visto che ho fatto un po’ fatica a trovarlo per via dei lavori in corso ti do qualche dritta.
Lo Studio Kadare si trova in via Rruga e Dibres 25, nell’immobile che ha un bellissimo murales proprio in suo onore, ma esattamente sul lato opposto.
L’ingresso cosa 500 Lek (4,20€). Io sono rimasta quasi due ore, spero che tu abbia la fortuna come me di poter essere accompagnata dalla gentilissima Erilda.
Mi ha raccontato molti aneddoti legati alla vita di Kadare, a cosa significasse vivere in una dittatura anche per quello che riguardava le scelte architettoniche che si facevano all’interno di un’abitazione.
Non era accettato avere un camino in un’abitazione albanese perché considerato decadente e l’architetto stesso ha fatto dei mesi di detenzione per aver scelto di mettere una porta finestra nell’appartamento.
I libri di Ismail Kadare per me sono un must per poter cominciare a conoscere la cultura albanese e le sue tradizioni.
LA CASA DEL PITTORE SALI SHIJAKU
La casa di Sali Shijaku è una casa ottomana tradizionale che potrebbe avere 300 anni.
L’ingresso costa 200Lek (circa 1,70€) ma ho avuto l’impressione che non siano molto abituati alle visite di turisti.
L’interno della casa è molto particolare: a piano terra una grande stanza a doppio volume che funge da sala e pranzo con un grande camino.
Una scala porta al ballatoio al primo piano che dà accesso ad alcune stanze che non sono visitabili.
Questo luogo non è molto segnalato. Si trova in via Rruga Vildan Luarasi, ma viene segnalato un caffè più che il museo.
Ti consiglio di visitare questa casa senza troppa fretta perché all’esterno ti potrai sedere nel bellissimo giardino e berti un caffè.