E’ possibile commuoversi grazie ad una mail inviata da una collega che non conosci nemmeno di persona per una cosa successa grazie al tuo blog?
Beh si!
In quel periodo di lockdown, il blog mi è sembrato davvero una finestra sul mondo da cui poter tessere relazioni e creare uno scambio di energia positiva.
Come ben saprai io amo viaggiare per imparare, sono un’insegnante in fondo, no? Il viaggio è sinonimo di apprendimento al di là delle 4 mura dell’aula.
Sarebbe cosi bello se il turismo culturale e il turismo letterario non fossero associati a musi lunghi e sguardi seriosi ma a occhi e bocche spalancate per la meraviglia e la curiosità.
Ho la sensazione che ciò che io imparo durante i viaggi mi attraversi di più, mi plasmi di più e ho la sensazione che sia più persistente.
Inoltre come dico sempre adoro “viaggiare con una colonna sonora di parole stampate” che fin dalla fase preparatoria del viaggio mi aiutano ad immergermi completamente in un luogo.
Non amo solo i libri di viaggio ma anche quei libri che si svolgono nei luoghi che visito, che parlano di strade, piazze, scorci che poi rivedrò quando arrivo in loco.
Galeotto fu un romanzo
Piccolo spoiler… è tra uno di quelli che ho consigliato in questo articolo per conoscere meglio l’Emilia Romagna che ha scatenato tutto quanto
Può esserci dunque soddisfazione più grande di quella di ricevere una mail da Simonetta che inizia cosi
Si è vero a volte succede proprio cosi!
Ci conosciamo e ci scambiamo qualche materiale relativamente all’inglese e la invito a visitare il mio blog.
Simonetta continua
“Ti fai un giretto nel blog: interessante. E poi una foto di libri: italiani. E’ da tanto che leggo in inglese, forse vorrei riposarmi con un libro in italiano.” […] Mentre passeggi nel blog vedi un post di libri consigliati per l’anno nuovo. Scrolli fra le copertine… Il treno dei bambini… No grazie, basta campi di concentramento e giorno della memoria, non quest’anno.”
Sono anni che sentiamo notizie drammatiche, anche a scuola parliamo di tragedie, di eventi catastrofici, di guerre, le cose belle mai, vero?
Simonetta però non si ferma
Poi leggi meglio e […] non c’entra niente con i campi di concentramento.
Magari lo leggerò, ma non ora…
Ci vogliono convncere che nell’era di internet e dei social dobbiamo colpire chi ci legge nel giro di pochi secondi, a meno che qualcosa forse non ci abbia davvero lasciato un segno
Qualche settimana dopo sei a scuola e in aula prof. ti aspetta un tavolo imbandito di libri.
Ti fai un giretto fra le copertine e vedi qualcosa che ti sembra familiare… dove l’ho già vista?
Ma sì… è quel libro consigliato sul profilo della tua “collega” insegnante.
Decidi che quell’evento è un segnale e lo prendi.
Pag. 177: il libro è davvero bello. Pensi che se non fosse stato per quello scambio di consigli, probabilmente quel libro non ti avrebbe mai raggiunto. E tu a quest’ora staresti facendo qualcos’altro. Invece sei a pagina 177 e pensi che dovresti ringraziare per questo consiglio.
Si lo ammetto, quando ho letto la mail mi sono commossa, ho risposto subito a Simonetta e ho tenuto la mail come si tengono le lettere belle, quelle scritte a mano.
Ho ringraziato Simonetta per essersi presa del tempo per scrivermi una lettera cosi curata e dettagliata. Forse lei rimarrà l’unica, ma ho voluto salvarmi queste parole anche qui sul blog per ricordarmi il motivo per cui ho deciso di iniziare “Smallbutgold”.