Super consigliata la visita alla Cattedrale di San Bavone con la realtà aumentata

Gand cosa vedere in un giorno tra tradizione e realta’ aumentata

Cosa vedere a Gand in un giorno? Partiamo col dire che, secondo il mio parere, Gand è assolutamente da inserire in un tour delle Fiandre.

Pur essendo una città turistica, mantiene comunque ancora i tratti della città in cui la vita scorre regolare.

GAND COSA VEDERE IN UN GIORNO: GITA IN BARCA

Una delle compagnie che propongono il giro in battello a Gand
Un giro in battello a Gand

Tra le cose fa fare a Gand in un giorno io inserirei anche un giro in barca. Pur essendo un’attrazione turistica, in realtà a me è piaciuta moltissimo.

Per un’oretta hai la possibilità di goderti la città cambiando il punto di vista, guardandola dall’acqua, sicuramente il suo elemento principale.

Non avrai sicuramente problemi a trovare compagnie che organizzino giri in barca, sono davvero numerose!

Io ho scelto Boat in Gent: il costo è di 9€50 per un tour di 50 minuti e sono rimasta soddisfatta.

L’attracco di Boat in Gent si trova in pieno centro, proprio sotto il Vleehuisbrug.

Di solito i tour in barca a Gand iniziano attorno alle dieci della mattina e terminano verso le 6 di sera con partenze ogni 20 minuti, circa.

Non avevo prenotato in anticipo e non ho avuto difficoltà a trovare posto ma se vuoi evitare problemi dal sito puoi già effettuare la tua prenotazione.

Ho apprezzato molto il fatto che le barche che girano sui canali di Gand siano elettriche, non solo per una questione di sostenibilità ma anche di rumore.

Non si tratta solo di abbassare il rumore in città ma anche di rispettare le persone che abitano nelle splendide abitazioni affacciate ai canali.

LA PALA D’ALTARE DI GAND

Ho intravisto, infatti, da uno degli edifici, il cartello “Si al turismo in barca, No al rumore”

La Pala d'Altare di Gand, da non perdere anche per la sua storia recente
La Pala d’Altare di Gand

La visita alla cattedrale di San Bavone è da inserire nella to-do-list di cose da fare, soprattutto se sei un’amante dell’arte.

Giusto alcune informazioni che potrebbero esserti utili per poi lasciare spazio ad una storia incredibile che a me ha aperto un capitolo interessantissimo della nostra storia recente.

Continua a leggere se ami l’arte e vuoi anche un consiglio per un film molto bello da vedere!

La Cattedrale di San Bavone è aperta dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 17,30, mentre la domenica dalle 13 alle 17,30. La visita alla sola cattedrale è gratuita.

La Pala d’Altare di Gand invece è aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 17 (ultimo accesso alle 16,30) mentre la domenica è dalle 13 alle 17 (ultimo accesso alle 16,30).

Il biglietto per la sola visita alla Pala d’altare di Gand costa 12€50 ma io ti consiglio di comprare il pacchetto a 16€.

Questa soluzione include la visita alla cripta con la realtà aumentata e a me è davvero piaciuta tantissimo.

Oltre a raccontarti la storia millenaria della Cattedrale, con la realtà aumentata puoi vedere e comprendere dettagli della Pala di Gand che soltanto vedendola non potresti cogliere.

Questo ti permetterà di godertela ancora di più quando la vedrai dal vivo al piano superiore.

Ti consiglio di prenotare la visita perché c’è spesso molta affluenza.

Il centro storico di Gand

LA STORIA RECENTE DELL’AGNELLO MISTICO

Diciamo che questo dipinto su 12 pannelli , da sempre considerato un’ opera importantissima di Jan Van Eyck, non ha proprio avuto vita facile.

Prima è stato spostato in cripta perché i due pannelli rappresentanti Adamo ed Eva nudi venivano considerati conturbanti.

Nel 1816 la Pala d’altare di Gand fu smembrata e i pannelli laterali furono venduti ad un’asta ad un compratore residente in Germania.

Al termine della Prima Guerra Mondiale la Germania ripagò gli stati vincitori anche con questi stessi pannelli della Pala d’Altare.

Ma le peripezie di questo dipinto non sono ancora finite.

Durante la Seconda Guerra Mondiale Hitler trafugò moltissime opere, tra cui anche la Pala dei fratelli Van Eyck.

L’ obiettivo di Hitler era quello di creare a Linz un museo dove tutte le opere avrebbero trovato la loro collocazione

Fu grazie all’impegno di una task force di direttori di musei, archeologi, professori se molte di queste opere furono “salvate”.

Se questo tema ti appassiona, ti consiglio di vedere il film “Monuments Men” che racconta proprio di questa task force.

Spero che quest’articolo possa esserti utile, a presto

Chiara

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