Chiara di Smallbutgold alla Certosa di Ferrara

La Certosa di Ferrara: a spasso nella storia in un museo a cielo aperto.

Visitare la Certosa di Ferrara? Andare a spasso per il cimitero monumentale di Ferrara? Forse ti starai chiedendo se sono impazzita.

Un dettaglio del monumento funebre a Giovanni Boldini alla Certosa di Ferrara
Dettaglio del monumento funebre al pittore Giovanni Boldini

No, non sono impazzita, non ho il gusto dell’orrido e non sono nemmeno un amante del gotico, eppure una visita ai cimiteri può avere un suo perché.

Con una legge del 15 dicembre 2022 la regione Emilia Romagna si prefigge di riconoscere e valorizzare ed annoverare anche i cimiteri tra i luoghi che compongono il proprio patrimonio culturale.

Pensa che in Emilia Romagna ci sono più di 400 cimiteri monumentali, ebraici, privati, ecclesiastici, di guerra che salvaguardano la nostra storia.

“Their story. Our story” è proprio la frase slogan del sito dell’associazione European Cemeteries Route di cui fa parte anche il cimitero più famoso di Ferrara. Quattro parole lapidarie per spiegare un concetto in modo incontrovertibile.

Chi mi conosce già lo sa, amo viaggiare per continuare ad imparare, è per questo che sul mio blog smallbutgold troverai spesso luoghi dalla forte componente culturale.

Oggi sono in ottima compagnia, anche Iole di ioleontour, compagna di avventure di ViaggiCiboEmilia, ci porterà a visitareil cimitero monumentale di San Cataldo di Modena.

Che dici, partiamo per il nostro viaggio?

La storia della Certosa di Ferrara

Uno dei Claustri del Cimitero Monumentale di Ferrara
Uno dei Claustri del Cimitero Monumentale di Ferrara

“Sarà per la dolcezza serena del luogo, ed anche, s’intende, per la quasi perfetta e perpetua solitudine, che piazza della Certosa è sempre stata meta di convegni di innamorati”

G. BASSANI

La Certosa di Ferrara è un luogo immerso nel silenzio che porta impressa in ogni pietra la storia della città dal XV^ secolo ai giorni d’oggi.

Dunque è come sfogliare passo dopo passo l’enciclopedia della città estense.

E’ proprio a cavallo della metà del 1400 che Borso, primo duca d’Este, fa iniziare la costruzione del monastero. 

All’epoca era un luogo lontano dal centro abitato, solo nel 1498 il luogo verrà inserito nella Addizione Erculea voluta dal duca Ercole I d’Este e affidata alle mani dell’architetto Biagio Rossetti.

Se vuoi scoprire qual è il mio luogo del cuore di Ferrara (che non è lontano da qui) leggi l’articolo che gli ho dedicato!

I monaci certosini rimarranno in questo luogo dal 1461 fino al 1799, quando la Certosa diventerà una caserma di cavalleria in seguito alle leggi napoleoniche.

E’ solo nel 1813 che La Certosa comincia ad essere utilizzata come cimitero.

Quanto è grande la Certosa di Ferrara?

Il parco della Certosa si estende per 6 ettari nel cuore della città dove crescono anche piante di rara bellezza.

Il Cimitero monumentale di Ferrara si trova in prossimità delle mura che circondano a nord la città; il miglior modo per raggiungerla?

Adoro arrivarci percorrendo tutta via Ercole I d’Este, superando il Quadrivio Rossettiano, l’angolo, per intenderci, di Palazzo dei Diamanti, per imboccare via della Certosa.

Puoi arrivarci però anche da Piazza Ariostea imboccando via Borso I.

Chi è sepolto nella Certosa di Ferrara?

La scritta minimal della tomba di Florestano Vancini alla Certosa di Ferrara

Inutile negarlo: fare una passeggiata per la Certosa significa rendere omaggio a molte personalità che hanno fatto la storia della città degli Este.

Si è pensato di raggruppare questi nomi in tre percorsi diversi: 

  1. Storie di Ferrara
  2. Le Sette Arti 
  3. La Sacra Bellezza

Storie di Ferrara

Le persone inserite in questo percorso hanno contribuito a costruire e preservare la città di Ferrara.

Qualche esempio? 

Come non cominciare dallo stesso Borso d’Este: il primo duca della casata degli Este, il vero principe rinascimentale, colui che ha voluto questa Certosa;

Carlo e Francesco Mayr, cugini, sono stati protagonisti del periodo risorgimentale italiano come giornalisti e politici. 

Carlo ha cercato di emancipare gli ebrei dal ghetto di Ferrara mentre Francesco è stato il fondatore della “Gazzetta di Ferrara”;

Da docente non posso non ricordare i fratelli Severino e Gustavo Navarra, grandi proprietari terrieri che credevano così fortemente nel potenziale agricolo della città estense, da fondare una scuola che ancora oggi forma generazioni di professionisti del settore agricolo.

Non si può dimenticare nemmeno Alda Costa, maestra elementare, che si è fortemente opposta al fascismo tanto da essere schedata e messa al confino per le sue idee e per essersi rifiutata di giurare fedeltà al regime.

E’ possibile anche ascoltare su Loquis – applicazione/guida sui luoghi di interesse nazionale – il racconto delle vicende di molte persone che hanno fatto la storia di Ferrara e che qui sono sepolte.

Le sette arti

Se seguirai questo percorso andrai a salutare poeti, pittori, architetti e registi a cui Ferrara ha dato i natali e che qui hanno chiesto di riposare.

Tra i pittori citarei De Pisis, Boldini, Previati; tra i registi Florestano Vancini e Michelangelo Antonioni.

Se sei un appassionato di cinema e di streetart ti consiglierei assolutamente, se sei a Ferrara, di farti un giro a Gherardi, una piccola frazione di Iolanda di Savoia.

Qui Stefano Muroni ha iniziato un progetto molto interessante che ha come ingredienti una scuola di cinema, i giovani e la rinascita di un luogo.

Come visitare la Certosa?

Scorcio del Cimitero Monumentale di Ferrara
Scorcio del Cimitero Monumentale di Ferrara

Il cimitero monumentale di Ferrara è aperto ogni giorno, dal 31 marzo al 31 ottobre dalle ore 7 alle 19, dal 1 novembre al 29 febbraio dalle ore 7 alle ore 18. 

L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura.

La visita alla Certosa è gratuita. Quanto dura la visita? Beh dipende, ma se hai intenzione di goderti appieno gli spazi e soffermarti su alcuni percorsi io metterei in conto almeno un’ora, un’ora e mezza! 

Visto che il cimitero monumentale è così grande, se fossi in te io mi scaricherei la guida per poter già avere un’idea della cose che ti interessa vedere.

E’ inoltre possibile partecipare a visite guidate se si preferisce essere accompagnati da una guida professionista. 

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