Spazio Antonioni a Ferrara è un omaggio importantissimo che la città rende a Michelangelo Antonioni, regista del ‘900 che ha reso Ferrara nota a livello nazionale ed internazionale.
Siamo arrivati ad un altro appuntamento di ViaggiCiboEmilia, incentrato questa volta sul patrimonio cinematografico dell’Emilia.
Clarice di leclaricette parlerà invece di cinegastronomia seguendo le tracce di Bernardo Bertolucci a Parma.
Se stai pensando ad una gita fuori porta o ad un viaggetto per il lungo ponte pasquale, io avrei una proposta per te.
Il museo di cui ti parlerò, infatti, è vicino al mio luogo del cuore a Ferrara, se non puoi resistere scorri fino alla fine del post per vedere di cosa si tratta.
Michelangelo antonioni e Ferrara
Il regista è nato a Ferrara nel 1912 da una famiglia di estrazione medio borghese. Dopo aver iniziato a frequentare il Liceo Classico, decide di terminare i suoi studi presso l’Istituto Tecnico Commerciale.
Si laureerà in Economia e Commercio ma durante gli anni universitari continua a dedicarsi alle sue passioni: la letteratura, il teatro ed il cinema.
Sebbene nel 1940 si traferisca dalla Pianura Padana a Roma, il suo legame con la città estense rimane sempre molto saldo.
ho lasciato Ferrara molti anni fa con un bagaglio di affetti e di immagini che ho portato sempre con me ovunque sono andato”
Il regista ha avuto modo di viaggiare molto nel corso della sua vita e queste tappe sono evidenziate nell’esposizione allo Spazio Antonioni a Ferrara ma ha scelto di riposare al Cimitero della Certosa di Ferrara.
Spazio Antonioni a Ferrara

Il museo dedicato al regista Michelangelo Antonioni ripercorre cronologicamente le tappe della sua lunga carriera dall’inizio fino agli anni ’90.
L’esposizione è un’immersione nella conoscenza del regista a 360° grazie ai numerosissimi oggetti che risaltano e prendono vita sui pannelli e nelle teche nere.
Chi ha ideato l’esibizione ha avuto l’imbarazzo della scelta: il regista infatti ha ceduto il Fondo Antonioni composto da 47000 oggetti al Comune di Ferrara.
Tra questi: sceneggiature, affiches, premi, cartoline, fotografie e lettere, ma anche oggetti personali quali la sua racchetta da tennis e opere pittoriche.
Una cosa che mi è piaciuta molto è il fatto che al primo piano c’è spazio per esibizioni temporanee,
fino al 4 maggio 2025, ad esempio, è possibile ammirare la mostra fotografica ” Bruce Davidson/ Zabriskie Point. I volti dell’ America”.
«le montagne, il deserto, la città, le foreste di cactus, ma anche i ghetti, la gente che soffre, quella che si rivolta, quella che sa e capisce senza la forza di rivoltarsi, quella che forse è colpevole»
Il famoso fotografo americano è stato scelto da Michelangelo Antonioni per immortalare con le sue foto in bianco e nero il set del film.
Davvero un’occasione unica per conoscere un volto meno noto degli Stati Uniti.
Spazio Antonioni orari

Spazio Antonioni a Ferrara è aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30.
Il costo è di 6€ il biglietto intero e di 4€ quello ridotto.
Prendete almeno un’ora, un’ora e mezzo per visitarlo se desideri gustarti anche tutti gli spezzoni dei film che vengono proposti.
Filmografia Antonioni
Michelangelo Antonioni è stato un regista molto prolifico, ma io vorrei concentrarmi su alcuni film che ti trasporteranno direttamente nella città estense e nei suoi dintorni.
“Gente del Po” è il primo lavoro del regista ferrarese.
Si tratta di un breve documentario in bianco e nero del 1947 che racconta le condizioni di vita di contadini e barcaioli sulle rive del Grande Fiume.
“Il grido” è un film molto moderno nonostante sia ancora in bianco e nero.
Aldo viene lasciato dalla compagna e dopo aver lasciato il proprio lavoro in uno zuccherificio comincia a vagabondare per le campagne ferraresi in compagnia della figlia alla ricerca di una stabilità.
“Al di là delle nuvole” film del 1995 girato in collaborazione con Wim Wenders. Un regista racconta quattro storie d’amore ambientate a Ferrara, Portofino, Parigi e Aix-en-Provence.
L’amore tra Silvano e Carmen scatta sotto gli archi del Loggiato dei Cappuccini a Comacchio e continuerà a Ferrara.
Tra Piazza del Municipio con il suo Scalone d’Onore e la facciata del Duomo sgombra da impalcature e
una passeggiata in via Corso Martiri della Libertà all’ombra del Castello, per continuare in via Ercole I^ d’Este.
Ho amato molto gli interni perché sono luoghi meno noti ma non meno degni di nota, proprio come quelli che piacciono a me.
Sto parlando della Sala Estense e dello splendido scalone di Palazzo Prosperi Sacrati che è ancora chiuso per restauro.
Itinerario a Ferrara
Eccoti a due passi dal museo dedicato al regista e dopo la visita ti consiglio proseguire verso uno dei luoghi più intimi di Ferrara.
Si chiama “La campagna dentro le mura“ ed è un enorme spazio lasciato volutamente non edificato voluto dall’architetto Biagio Rossetti.
Una passeggiata che tocca Piazza Ariostea, la Certosa, il Cimitero Ebraico e le splendide mura della città.
Buona passeggiata!